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Il primo ‘900 – Starvation diets
Negli anni che precedettero la scoperta dell’insulina, fra il 1915 e il 1922,
due medici americani, Frederick M. Allen ed Elliott P. Joslin, forse i due
più importanti diabetologi americani dell’epoca, prescrivevano diete
basate sul digiuno stretto fino alla malnutrizione allo scopo di
prolungare – di pochi mesi – la sopravvivenza dei malati di diabete tipo
1. Basata su scarse evidenze empiriche, la pratica veniva giustificata
dalla speranza che intanto si materializzasse una qualche nuova cura.
La loro paziente più famosa fu Elizabeth Hughes, figlia di Charles Evans
Hughes, Governatore di New York, candidato presidente nel 1916 per il
partito repubblicano e infine presidente della Corte Suprema. Elizabeth
si era ammalata di diabete nel 1919, all’età di 11 anni, e fu posta a
digiuno assoluto per una settimana, seguita da una dieta di 500 calorie
al giorno con un giorno di digiuno settimanale. Quando il suo peso fu
calato da 34 a 25 kg, le calorie furono aumentate a 1250, sempre con il
giorno di digiuno. Dopo una breve ripresa iniziale, Elisabeth continuò a
peggiorare e nell’inverno 1921-22 pesava poco più di 20 kg ed era ormai
destinata a morire quando la madre implorò il dottor Banting a Toronto
di includerla nella sperimentazione dell’insulina appena scoperta.
Elisabeth si riprese, si laureò, si sposò, ebbe 3 figli e condusse una vita
attiva. Morì di polmonite nel 1981, a 73 anni, senza che molti suoi
conoscenti sapessero che era diabetica.
Ma altri pazienti di Allen furono meno fortunati. Un bimbo di 12 anni,
cieco, chiuso nella sua stanza d’ospedale, si era ridotto a mangiare
dentifricio, il miglio del canarino e i pochi alimenti che i genitori
pensavano di nascondere nei cassetti fin quando, scoperto, fu posto a
digiuno assoluto, per “rimediare” la scarsa diligenza. Morì 4 mesi dopo.
Mazur: Why were “starvation diets” promoted for diabetes in the pre-insulin period? Nutrition Journal 2011 10:23.
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