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Il sangue dolce
Da dove proviene e a cosa serve il glucosio presente nel sangue? Dopo un
pasto, gli alimenti vengono digeriti, ovvero scomposti chimicamente, nei
tre princìpi fondamentali, zuccheri, proteine e grassi, per essere assorbiti
dall’intestino e trasportati dal sangue ai vari organi. La digestione avviene
grazie ai succhi prodotti dalla saliva, dallo stomaco e dal pancreas. Uno
degli zuccheri, il glucosio, è la principale fonte di energia per le cellule e
l’organismo ne mantiene costanti i livelli nel sangue, e quindi
l’approvvigionamento, immagazzinandolo dopo i pasti soprattutto nel
fegato, che poi lo rilascia nei periodi di digiuno.
Il primo a dimostrare che il fegato può rilasciare
glucosio nel sangue e, più in generale, a
introdurre una visione del corpo umano come
insieme di parti collaboranti nel mantenere un
equilibrio interno (“milieu interieur”), in
contrasto con il concetto prima dominante dei
vari organi come entità separate non
comunicanti fra loro se non attraverso i mal
definiti “umori”, fu il francese Claude Bernard
(1813-1878), padre della medicina
sperimentale. Bernard teorizzò nel 1855 che il
diabete fosse il risultato di una esagerata
produzione di glucosio da parte del fegato, una visione rivoluzionaria per i
suoi tempi e tuttora valida. A lui dobbiamo anche la messa a punto del
primo metodo affidabile per misurare la concentrazione di glucosio nel
sangue, la glicemia.
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