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La neuropatia e il “piede diabetico”
Nel 1853 il corso Charles Jacob Marchal (1815-
1873), che usava firmarsi “Marchal de Calvi”,
pubblicò a Parigi una “Note pour servir à l’histoire
du diabète”, nella quale segnalava agli arti
inferiori dei diabetici “formicolii, aberrazioni della
sensibilità tattile, termica e dolorifica, con dolori
lancinanti” sottolineando peraltro che “questi
sintomi allarmanti possono dissiparsi dopo un
certo tempo”. Si tratta dei sintomi della neuropatia diabetica, dovuti alla
sofferenza causata dalla glicemia troppo alta ai nervi degli arti inferiori.
Uno dei problemi più preoccupanti della neuropatia è, paradossalmente,
la perdita di sensibilità, soprattutto a carico delle piante dei piedi. La
presenza di eventuali ferite accidentali non viene così percepita dai
pazienti, con il rischio che si sviluppino ulcere, infezioni e anche peggio. Se
infatti il diabete ha causato problemi circolatori, si può materializzare il
rischio di gangrena e perdita del piede o della gamba.
Anche il piede diabetico può essere prevenuto:
• mantenendo l’emoglobina glicata e la pressione sugli stessi valori
già specificati per la nefropatia;
• non fumando;
• mantenendo i piedi sempre puliti e asciutti;
• utilizzando scarpe e calze fatte con materiali naturali e traspiranti;
• evitando di camminare a piedi scalzi;
• evitando i pediluvi prolungati;
• tenendo le unghie corte e ben limate;
• evitando l’uso di lame o altri taglienti per i calli;
• controllando frequentemente le piante dei piedi, se necessario con
uno specchio.
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